Incontro con Marco Parusso

Pubblicato il da Nonsolodivino

Vista la caratura del personaggio incontrato dal nostro Club, vogliamo farvelo conoscere in questo articolo in modo originale ed evidenziarne la chiarezza d'idee e la capacità di raggiungere l'obiettivo prefisso.


Finezza, Equilibrio, Bevibilità e Digeribilità.

Questo è l'obiettivo che accompagna Marco Parusso nella produzione dei suoi vini. Convinzioni anche controverse e che non piacciono a tutti gli appassionati, soprattutto a quelli dei Baroli tradizionali, ma che non intaccano assolutamente le sue certezze. È una persona provocatoria, anche con se stesso, decisa nel difendere le proprie idee ma capace di mettersi in discussione in ogni momento qualora ci fosse qualche cosa che non lo convinca.



"Non essendo un metodico cerco d'osservare le nostre vigne, d'interpretare ed adattare il lavoro alle loro necessità. L'obiettivo è quello di ottenere terre vive, ben ossigenate e rispettate aiutandole, se necessario, con degli apporti organici che rendono le viti reattive, più sane e in grado d'offrirci uve di perfetta maturazione e capaci d'esprimere il valore del nostro territorio. Anche in cantina non abbiamo un modo definito di vinificare ma abbiamo un obiettivo ben preciso da realizzare, cioè la ricerca assoluta dell'equilibrio e dell'armonia.Vini di carattere, ricchi ma molto fini dove la struttura tannica si fonde al meglio con la materia. Negli ultimi anni abbiamo spinto sul concetto di digeribilità, cercando di produrre vini con un alto grado di bevibilità, fattore un po' perso in questi ultimi anni. Voglio ottenere dei Baroli più accessibili e godibili, meno difficili e scontrosi, bottiglie che non necessitano di essere aspettate una decina d'anni prima di essere godute a pieno".


Parusso è un grande estimatore delle botti nuove, usate con grande maestria, infatti il loro influsso aromatico sui vini è equilibrato e ben fuso nella struttura generale. Il loro effetto micro-ossigenatore è fondamentale nello stabilizzare il più velocemente possibile i vini rendendoli molto resistenti all'ossidazione, infatti i suoi Baroli mantengono il loro carattere per molti giorni dopo la stappatura. Il loro apporto influisce anche sulla qualità dei tannini rendendoli vellutati e molto fini.


È straordinario notare come i suoi concetti sono perfettamente evidenziati nella degustazione dei vini.


I Sauvignon

Marco Parusso non fa mai cose banali, una quindicina d'anni fa ha voluto impiantare del Sauvignon a scopo sperimentale. Amante dei vini della Borgogna, avrebbe voluto lavorare dello Chardonnay ma il risultato non lo avrebbe soddisfatto, così decise per il Sauvignon. I vigneti si dividono tra Monforte d'Alba e Castiglione Falletto, le vigne più giovani sono destinate alla produzione del Langhe Bianco, mentre quelle che superano i 15 anni generano il Bricco Rovella.


Langhe Bianco Sauvignon 2008 (appena imbottigliato)

È di fine esuberanza, ha una nitida impronta esotica, è intenso, vivace e nervoso, ha una discreta grassezza e una fresca sapidità. Piacevole.


Langhe Bianco Bricco Rovella 2006

È un bianco di spessore, ogni passaggio della vinificazione, fermentazione alcolica, malolattica e maturazione per 12-15 mesi, avviene direttamente in piccole botti.

Sorprende per maturità e finezza. Gli aromi sono di pompelmo e ananas, accompagnati da sfumature speziate per nulla stancanti. Al gusto rivela un bell'equilibrio tra grassezza, freschezza e sapidità.


Langhe Bianco Bricco Rovella 2000 (in magnum)

Ecco quello che non ti aspetteresti da un Sauvignon piemontese, la capacità di durare tranquillamente 10 anni. Il suo colore è magnifico, non dimostra affatto la sua età, un giallo dorato accompagnato da una brillante vivacità. Gli aromi sono freschi e complessi: albicocca, pesca, sotto bosco, polvere, ... L'attacco è morbido e di buon volume, poi si sviluppa con agilità, solo sul finale è evidenziata una sfumatura di mandorla tostata. Un vino sempre vivo.


Le Barbere

La Barbera è coltivata in località Ornati a Monforte d'Alba. Due sono le etichette: l'Ornati, proveniente dalle giovani vigne, e la Superiore, nata  invece da ceppi di oltre 30 anni.


Barbera d'Alba Ornati 2007

Ha una dolce ed intensa espressione aromatica dove si evidenzia la purezza del frutto: lamponi, mora, sfumature floreali. È intenso, voluminoso e caldo, forse troppo, manca un po' di freschezza ed equilibrio ed anche il finale è leggermente asciutto. Ne parliamo con Marco che esprime i suoi dubbi sulla tenuta del  tappo, infatti degustiamo un'altra bottiglia che subito mostra un altro equilibrio.


Barbera d'Alba Superiore 2006

È una gran bella Barbera, coniuga tutte le sensazioni che ne fanno un vino di alto livello. Gli aromi sono meno esuberanti della precedente ma che finezza e che complessità: il frutto ha una equilibrata maturità, le note di lampone e di mora si completano a meraviglia con quelle speziate e rinfrescate da una nota balsamica. La bocca è succosa e una viva freschezza bilancia alla perfezione la ricca componente alcolica, ha corpo e una struttura tannica non invadente e fine. Molto buona.


I Nebbioli

Il Nebbiolo è la vera passione di Marco Parusso, è la varietà con cui si è fatto conoscere ed apprezzare nel panorama enologico. Salvo le giovani vigne dedicate alla produzione del Langhe Nebbiolo, possiede pregiate parcelle nei crus della Bussia, Mariondino e Coste Mosconi in generale prodotti singolarmente.


Langhe Nebbiolo 2007

In quest'annata è un "piccolo Barolo", ricco, maturo, con delle sfumature calde di frutta rossa e floreali. Ha un attacco ampio, si sviluppa con tannini dolci e vellutati, il finale è equilibrato e di buona lunghezza. Introduce alla perfezione la gamma dei Baroli. Buono


Barolo 35° anni 2005

La vendemmia 2005 coincide con il 35° dell'azienda, quindi perché non celebrarli con una cuvée speciale dove sono convogliate tutte le uve Nebbiolo da Barolo ?
"Un  vino come faceva mio padre" esclama Marco.
Non è un'annata monumentale ed il vino racchiude già belle sensazioni: finezza, purezza del frutto, eleganti sfumature speziate ed una fresca nota balsamica. Non ha una grande potenza ma lascia la bocca vellutata, ben rinfrescata e pienamente soddisfatta. Molto buono.


Una parte di questo vino non è stato imbottigliato e darà vita alla Riserva Oro 2005 che potremmo apprezzare solamente tra 10 anni. Vuol dire che attenderemo con pazienza ... 

 

Barolo Bussia 2004
Questa è stata un'annata molto favorevole per la zona del Barolo, una di quelle che originano vini di lunga durata. Il Bussia questa sera è in buona forma e si svela con qualità e definizione, sfilano sentori di mora e ciliegia, petali di rosa, tabacco, cioccolata e una nota balsamica. In bocca anche se è già gradevole evidenzia la sua giovinezza, ha una struttura equilibrata e fitta ma ha assoluto bisogno di tempo ed ossigenazione per sviluppare tutto il suo grande potenziale. Già bevibile ma attenderemmo alcuni anni per avere un eccellente prodotto. 


Barolo Riserva Oro 1999

Gran finale con questa "special cuvée", un vino che viene commercilizzato solamente dopo 10 anni e che sfata il concetto che se un Barolo è godibile in fase giovanile poi paga in longevità. Dalla degustazione emerge un vino che necessità di aria per esprimersi, poi la complessità si sviluppa con freschezza ed eleganza. È potente, grasso  e ricco, la grana dei tannini è sottilissima e vellutata, ha energia e si allunga verso un finale di assoluta completezza. Gran vino, già penamente apprezzato ma che saprà svilupparsi nel corso del prossimo decennio.

Il feedback avuto nei giorni successivi la serata ha voluto premiare la nostra proposta e le scelte di Marco Parusso. Un sincero grazie da parte nostra a Marco e a Gabriele per la riuscita della serata.
  

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